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Tracce
Lato A
  1. Shine On You Crazy Diamond (1-5) – 13:34 (musica: Gilmour, Waters, Wright) – voce di Roger Waters
  2. Welcome to the Machine – 7:31 – voce di David Gilmour
Lato B
  1. Have a Cigar – 5:08 – voce di Roy Harper
  2. Wish You Were Here – 5:34 (musica: Waters, Gilmour) – voce di David Gilmour
  3. Shine On You Crazy Diamond (6-9) – 12:31 (musica: Gilmour, Waters, Wright) – voce di Roger Waters
Link
Note
Wish You Were Here è il nono album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato nel 1975 dalla Harvest/EMI in Europa, e successivamente in Giappone, e dalla Columbia/Sony nel resto del mondo.
Composti e provati dal vivo i brani durante le loro esibizioni in Europa, l'album fu registrato in varie sessioni agli Abbey Road Studios di Londra. L'album esplora i temi dell'assenza, della disillusione della band verso la cinica industria discografica, come rappresentato dalla copertina, e del declino mentale dell'ex membro della band Syd Barrett.
L'album fu presentato a Knebworth nel luglio del 1975 e pubblicato nel settembre dello stesso anno.
Fu un successo immediato tanto che la EMI non riusciva a stampare copie sufficienti per soddisfare la domanda.
L'album raggiunse la prima posizione nella Billboard 200 per due settimane, nella Official Albums Chart, in Italia, nei Paesi Bassi per due settimane e Nuova Zelanda per tre settimane, la seconda in Austria e Norvegia e la quarta in Germania.
I membri della band Richard Wright e David Gilmour dichiararono che Wish You Were Here è il loro album dei Pink Floyd preferito.
Una raffigurazione stilizzata della copertina di Wish You Were Here (due uomini che si stringono la mano in mezzo allo slargo di una fabbrica, mentre uno di essi va a fuoco), compare sulla copertina dell'album Radiohead: The Best Of dei Radiohead.
Tale disegno era già presente all'interno del Cd di Ok Computer.
Anche nel videoclip Lonely Day dei System of a Down viene omaggiata la copertina dell'album.
L'album, dopo un primo periodo di critiche contrastanti, fu acclamato dai critici e venne poi posizionato al 211º posto della lista "The 500 Greatest Albums of All Time" pubblicata dalla rivista musicale Rolling Stone.
Spartiti (
1
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